Recensione: “Pandora Hearts” di Jun Mochizuki

Manga Completo

Il manga

Scritto e disegnato da Jun Mochizuki, categorizzato shōnen e serializzato tra giugno 2006 e marzo 2015 sulla rivista GFantasy editata dalla Square Enix. In totale si tratta di 24 volumi tankōbon per un totale di 104 capitoli pubblicati anche in Italia. La serie doveva essere edita dalla Panini Comics sotto l’etichetta Planet Manga a partire da aprile 2012 ma la stessa casa editrice dichiarò che non sarebbe stata più lei ad occuparsi della pubblicazione di “Pandora Hearts” sul suolo italiano. Successivamente la Star Comics annunciò infatti che avrebbe cominciato a pubblicare il manga nella collana Stardust da novembre 2012.

Altri media

Dalla serie di fumetti è stato realizzato un adattamento anime di 25 puntate prodotto dalla Xebec, diretto da Takao Kato ed acquistato in Italia dalla Yamato Video. Gli episodi sono stati trasmessi in Giappone tra il 2 aprile e il 24 settembre 2009. Nell’adattamento anime sono state apportate alcune modifiche alla trama dei fumetti soprattutto per quanto riguarda la parte finale della vicenda che nella serie animata risulta molto più aperta di quanto non sia nelle illustrazioni cartacee.

Sono stati prodotti anche 9 OAV, anch’essi diretti da Takao Kato e prodotti dalla Xebec, andati in onda tra il 24 luglio 2009 e il 25 marzo 2010. In Italia i diritti sono stati acquistati nel 2012 dalla Yamato Video che li ha trasmessi dopo la diffusione della serie animata.

Dalla storia è stata creata anche una guida dal titolo “Pandora Hearts Official Guide 8.5 mine of mine”, pubblicata il 27 marzo 2009 e rincentrata su alcune vicende inerenti alla storia principale. Nella guida si fa riferimento ad una breve storia di Gilbert Nightray, una serie di illustrazioni e la romanizzazione ufficiale del cast di Pandora Hearts. In copertina vi sono Oz Vessalius e Gilbert Nightray insieme a un peluche di B-Rabbit.

Una seconda guida, intitolata “Pandora Hearts Official Guide 18.5 ~Evidence~” è stata pubblicata invece il 27 luglio 2012 che racconta altre vicende più approfondite del filone principale. In copertina vi sono Oz e Alice.

Infine è stato realizzato un drama-CD dal titolo “Pandora Hearts drama-CD ” e pubblicato dalla Frontier Works il 21 dicembre 2007.

Trama

Tutte le vicende si concentrano sulla vita di Oz Vessalius – il legittimo discendente di una delle quattro grandi casate ducali – che sta per diventare quindicenne e, di conseguenza, essere ammesso nella vita adulta e sociale. La sua esistenza trascorre tranquilla assieme a sua sorella Ada e al suo servo ed amico Gilbert nonostante il peso che l’assenza fisica del padre di Oz produca sul cuore del figlio. Poco prima della cerimonia per i quindici anni Oz trova uno strano orologio da taschino cadendo in una buca in giardino e finendo in uno strano posto dove è ubicata una lapide priva di nome. Appena tocca questo bizzarro orologio, Oz viene trasportato in una specie di sogno dove incontra una strana ragazza che giura di ucciderlo. Quando il giovane Vessalius riprende conoscenza perchè strattonato dal suo servo Gilbert decide di tenere l’oggetto misterioso e chiedere maggiori informazioni a suo zio Oscar che avrebbe fatto le veci del padre nella sua cerimonia di passaggio all’età adulta. Purtroppo per lui questo è solo l’inizio dei suoi guai infatti, durante il rito tenuto in una antica tenuta, Oz risveglia l’orologio che non suonava da ben cent’anni e che secondo una leggenda avrebbe rotto il silenzio solo quando fosse arrivato il prescelto. A quel punto viene aggredito da tre persone incappucciate di rosso che fanno parte della casata dei Baskerville, che avevano preso il controllo di Gilbert e che lo pugnalano facendo cadere il suo sangue per aprire una via per l’Abisso. In quel momento arriva una ragazza di nome Alice che assomiglia a quella dell’illusione, ma che si rivela essere una chain (letteralmente una catena ovvero un individuo appartenente all’abisso che tramite contratto si lega ad un umano per poter usare il proprio potere) chiamata B-Rabbit che ha intenzione di salvargli la vita.

A questo punto della vicenda Oz viene intrappolato nell’Abisso con l’accusa che la sua stessa esistenza è anche il suo più grande peccato (cosa che già in precedenza gli aveva detto il padre). Il ragazzo vaga per questo Abisso, considerabile come una specie d’inferno, e quando la sua vita viene messa in pericolo ecco ricomparire Alice che lo salva e che lo obbliga con l’inganno a stipulare con lei un contratto. Entrambi vogliono uscire dall’Abisso: Oz vuole tornare alla sua vita e ai suoi affetti mentre Alice vuole ritrovare i ricordi che ha perso. Quando i due finalmente riescono ad accordarsi e a uscire dalla loro prigione scoprono che sono passati ben dieci anni d quando Oz è scomparso e che tutto il mondo è cambiato. Alice prende il sopravvento sul copro del ragazzino ma a salvarlo arrivano Raven, Break e Sharon – altre chain come Alice legate a persone come Oz. I poteri di Alice vengono sigillati e questo evento crea una strana alleanza in cui tutti sono alla ricerca di qualcosa: Oz vuole scoprire cosa lo leghi a questa strana ragazza e come liberarsi del contratto che lo porterebbe in breve tempo alla morte, Alice vuole recuperare i propri ricordi e Break desidera scoprire la verità sulla tragedia di Sablier, a cui la ragazza sembra collegata.

Tutti questi desideri si fondono presto insieme e i giovani ragazzi si trovano a combattere contro chi si vuole impadronire della Volontà dell’Abisso senza essere nuovamente intrappolati in esso o uccisi.

Riconoscimenti

L’ottavo volume di Pandora Hearts si è classificato ventunesimo sui grafici di Tohan tra il 24 e il 30 marzo 2009 e diciannovesimo tra il 31 marzo e il 6 aprile 2009.

Il nono volume ha raggiunto il primo posto tra il 27 luglio e il 2 agosto dello stesso anno.

Curiosità

Tutta la storia trae alcuni nomi e/o appellativi dai personaggi di Lewis Carroll nei romanzi “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” (a cui il blog ha dedicato un articolo qui).

Opinione personale

Mi va bene tutto ma questo proprio no, non sono riuscita ad arrivare alla fine e io non lascio mai niente d’incompiuto. Dopo aver letto a fatica i primi due volumi mi sono costretta a continuare per poter avere un quadro molto più generale e approfondito delle vicende ma arrivata a metà ho dovuto gettare la spugna perché non riuscivo più a sopportare questo incessante allungamento incoerente di brodo: continuavo ad addormentarmi dopo poche pagine di lettura.

Se la storia all’inizio è un poco contorta ma molto intrigante, superata una prima analisi il tutto diventa un infinito nulla a cui si aggiungono domande prive di risposta e personaggi del tutto sconosciuti che hanno un ruolo decisivo nelle vicende. Ogni azione non è mai strettamente collegata a quella precedente da un filo logico e questo presumo derivi dalla grande abilità dell mangaka di ricreare quel no-sense tipico della letteratura di Lewis Carrol a cui la storia si lega. Il punto è che tutti questi giri senza mai arrivare a niente non fanno proprio per me, ho bisogno di più concretezza.

Nulla posso dire se non di aver fatto la scelta sbagliata.


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2 pensieri su “Recensione: “Pandora Hearts” di Jun Mochizuki

  1. Ho trovato questo articolo per sbaglio, mi dispiace che hai trovato Pandora Hearts noioso e nosense, è davvero un bel manga ma con una trama molto complessa e ci mette molto a “partire” quindi posso capire perché l’hai definito così.
    Ti consiglio comunque di finirlo, secondo me ne vale la pena 🙂

    Piace a 1 persona

    1. Dispiace molto anche a me di non essere stata affascinata dalla storia perché ho letto ottimi commenti sul manga. Proverò a seguire il consiglio di finire la lettura sperando di cambiare idea e di farmi trascinare maggiormente.
      Una piacevole coincidenza che mi ha resa felice, grazie del suggerimento!

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